martedì 28 febbraio 2012

Quasi porrige di tapioca e carciofi




Ultimamente non è un periodo facile per me, l'arrivo di mia mamma a casa mia reduce da un'operazione, gli esami dell'università che faticano ad essere preparati, le incomprensioni con il moroso e la momentanea incapacità di proiettare se stesse nel futuro hanno reso questo Febbraio molto molto grigio.
La cucina alle volte è uno sfogo, provare nuove ricette sfama la mia voglia di creatività e concretezza  (cosa che non trovo nei  miei studi), alle volte invece è una tortura perchè mi rendo conto che è l'unica cosa che mi piace fare, l'unica che mi piace studiare, ricercare e se potessi tornare indietro farei sicuramente scelte diverse.Questo amore e odio si concretizza con giornate in cui sono la regina della cucina e altre in cui butto tutto in una pentola e spero che ne esca qualcosa di commestibile.
Alla luce di queste considerazioni ero molto indecisa se postare o meno questa ricetta o meglio .... questo esperimento culinario e ora invece eccoci qui.
E' nato proprio come esperimento perchè avevo della tapioca che aspettava in dispensa da forse un anno, risultato di quelle curiosità culinarie che poi si accumulano negli armadietti della cucina e dei carciofi ormai quasi irriconoscibili frutto di una settimana un po' turbolenta.
Siccome non mi piace arrivare al punto di dover buttare il cibo, sono entrata in cucina decisa che di quelle due cose dovevo farci qualcosa!
Alla vista forse non è così gustoso ma nei fatti si è rivelato godurioso! Di per se la tapioca non sa di nulla (classico cibo per bambini molliccio e insapore) ne guadagnano così i carciofi che spiccano con tutto il loro sapore, con qualche scaglia di buon formaggio e noci tritate ne è risultato un perfetto comfort food caldo caldo per quelle serate da sola in cui sentire il gusto delle verdure ti fa stare bene.


Quasi porrige di tapioca e carciofi

30g di perle di tapioca
1 carciofo con il gambo
un cucchiaio di noci tritate
formaggio a piacere (io ho usato il Salva Cremasco)
pepe macinato fresco
mezza cipolla tritata
un cucchiaio d'olio evo
timo ( o altra erba aromatica a piacere)
sale q.b.

Mettere a bagno le perle di tapioca in una tazza d'acqua.
Pulire il carciofo tagliarlo sottile sottile, pulire il gambo (si mangia non si butta!) e tagliarlo a tocchetti.
Far soffriggere leggermente la cipolla tritata, aggiungere i carciofi farli insaporire 4-5 minuti, versare 300 ml di acqua e aggiustare di sale.
Non appena prende bollore scolate la tapioca e unitela ai carciofi. Sarà pronta quando diventa trasparente, 10 minuti circa.
Impiattate e cospargete di timo fresco, noci tritate, scaglie di formaggio e una macinata di pepe.

Note:
Da mangiare rigorosamente in una tazzona da cereali e con il cucchiaio.
Indossate il piagiama e sprofondate nel divano.





Con questa ricetta partecipo per la categoria " ricette vegetariane " al contest "VegetariAMO" di "Sapori di Elisa"


domenica 26 febbraio 2012

Laugenbrot di Pasquetta con favette e pancetta








Questi ultimi giorni a Milano è stato proprio caldo, sono già fioriti i bulbi sul terrazzo e la voglia di sdraiarsi su un prato si fa sempre più forte! Sognando picnic primaverili ho pensato a questa ricetta adattissima come stuzzichino per un pranzo in giardino o per una gita fuori porta con gli amici immersi nella natura...magari Pasquetta!?

Un piccolo assaggio di Pasqua in occasione del contest "Pasqua lievitata" di About Food.



 
Laugenbrot di Pasquetta con favette e pancetta





 
Dosi per circa 15 panini
Per l'impasto

450 gr di farina 00
180 ml acqua tiedipa
12 gr di lievito di birra
45 gr di burro sciolto
un cucchiaino di sale
un cucchiaino di zucchero

Per il ripieno

80 gr di fave sbucciate e private della pellicina
100 gr di pancetta affumicata tagliata a striscioline
100 gr di formaggio che si scioglie (io ho usato il Casera Valtellina ) grattugiato (con una grattugia grossa da carote)

Per la cottura

3 litri di acqua
3 cucchiai di bicarbonato di sodio
1 uovo sbattuto (per spennellare i Laugenbrot)
sale grosso o sale in cristalli  (io ho usato il sale Maldon)

Sbriciolate il lievito in una ciotola capiente, unite l'acqua tiepida (non calda!), lo zucchero e il burro sciolto. Mescolate cercardo di sciogliere il lievito e lasciate riposare per 10 minuti.
Passato questo tempo unite al composto la farina e il sale, amalgamate gli ingredienti e passate l'impasto sulla spianatoia dove lo impasterete energicamente per almeno  5 minuti.
Una volta impastato mettete la pasta in una ciotola, copritela con un telo da cucina pulito (o pellicola trasparente) e lasciatela lievitare per almeno un'ora in un luogo caldo.

Preriscaldate il forno a 200 gradi.
Fate bollire tre litri d'acqua in una pentola capiente.

Ricavate dalla pasta piccole palline grandi più o meno come un mandarino, con l'aiuto di un mattarello formate dei piccoli dischi di pasta, disponete all'interno un pochino di formaggio grattugiato, qualche strisciolina di pancetta e alcune fave.
Ripiegate leggermente verso l'interno i lati e poi arrotolate il disco. Sigillate bene con le dita le aperture ( la pasta è molto elastica basta pizzicare i lati aperti) e date una forma allungata.

Una volta che l'acqua nella pentola bolle, abbassate la fiamma al minimo e aggiungete i tre cucchiai di bicarbonato, non appena riprende il bollore immergete tutti i panini per circa 30 secondi. Scolateli con una schiumarola e standeteli su una teglia rivestita di carta da forno, spennellateli con l'uovo sbattuto e cospargeteli generosamente di sale grosso o in cristalli.
Infornate a 200 gradi per circa 15 - 18 minuti.
Devono risultare belli bruniti in superficie.

Sono buonissimi sia tiepidi che freddi, anche il giorno dopo!








Con questa ricetta partecipo al contest  "Pasqua lievitata" di About Food




venerdì 24 febbraio 2012

Pinzimonio!

L'altro giorno ho postato la ricetta della quinoa con le cime di broccolo, ho usato solo i "fiori" e non il grosso gambo perchè non mi fa impazzire cotto e invece da quando ho conosciuto il mio moroso (cinque anni fa ormai ) ho scoperto che crudo è buonissimo! Ha un gusto molto simile al daikon o alla rapa bianca, succoso e vagamente piccante. Quindi se per caso lo buttate (orrore!) fate come me, mangiatelo crudo!! ecco come..



Pinzimonio di Broccolo

un gambo di broccolo
un cucchiaino di polvere di senape (o in alternativa senape confezionata)
un cucchiaino di aceto
un cucchiaio d'olio evo
sale Maldon

In una ciotolina fate rinvenire la senape con l'aceto per qualche minuto.
Pulite il gambo di broccolo togliendo la parte esterna più dura e tagliatelo a bastoncini.
Aggiungete l'olio d'oliva e il sale Maldon alla senape e mescolate bene.
Servite i bastoncini di broccolo con la salsa.



mercoledì 22 febbraio 2012

Intolleranze alimentari: Cupcakes per tutti !!!

Lo so che sto diventando contest addict ma mi diverte proprio partecipare! Ho un blog giovanissimo (neanche un mese) e non avendo vecchi post da cui attingere mi tocca fare tutto dall'inizio : ideare il piatto, eseguirlo, fotografarlo, mangiarlo e postarlo!E tutto ciò mi regala un positivissimo sforzo creativo.
La settimana scorsa mi sono imbattuta nel contest di CroceDelizia non "Rompete le uova" contest dedicato alle intolleranze alimentari con speciale attenzione per quella alle uova.
Fortunatamente non soffro di intolleranze alimentari e nemmeno chi mi sta strettamente vicino, però amando molto cucinare per gli altri tengo molto a ricercare e sperimentare ricette adatte anche a persone con particolari allergie.
Nei giorni precedenti ho postato un paio di ricette di cupcakes ovviamente inadatti a persone con allergie alimentari e quindi  per far godere anche il loro palato ho ideato questi finti cupcakes, belli, molto golosi e senza uova, senza lattosio, senza glutine!adatti anche per vegani !!!







Cupcakes per tutti!!  pere e cioccolato con cuore al caramello.

Per 4 cupcakes

4 pere non molto mature, sceglietele con il fondo un po' grosso
50g di cioccolato fondente (per il "cestino di pera)
50g di cioccolato fondente (per la mousse di copertura)
50g di acqua (per la mousse di copertura)
4 cucchiai di sciroppo d'agave








Per prima cosa mettete il succo d'agave in un pentolino sul fuoco per circa un minuto.Spegnete e lasciate raffreddare avrà poi la consistenza del caramello.
Lavate le pere e ricavate da ognuna un cubo.Non avendo un coppapasta o un taglia biscotti ho fatto in modo empirico ritagliando un quadrato di carta di 3,5 cm di lato, una volta tagliato il "collo" della pera ho ricavato il cubo appoggiando il quadrato su ogni lato.
Scavate il cubo formando una fossetta per il caramello.

Sciogliete 25g di cioccolato a bagnomaria, toglietelo dal bagnomaria e aggiungete altri 25g e mescolate fino a quando non è sciolto. Rimettete la pentola nel bagnomaria a fuoco spento per circa un minuto. Questo è un temperaggio del cioccolato molto casalingo,di solito lo faccio con il termometro ma non volevo rendere complicata la ricetta e ho provato così, il cioccolato è comunque venuto lucido.
Su una griglia per dolci mettete i cubi di pera a testa in giù (con il buco sotto) e ricopriteli con il cioccolato fuso. Fate raffreddare completamente e mettete in frigo per circa 30 min.

Nel frattempo preparate la copertura.
Mettete in frigo una ciotola con del ghiaccio o acqua fredda.

Mettete a sciogliere 50 g di cioccolato a bagnomaria.
Una volta sciolto aggiungete l'acqua e mescolate cercando di stemperare bene il cioccolato.
Travasate il tutto in una ciotola adatta all'uso delle fruste elettriche, ponetela sull'altra con il ghiaccio e iniziate a montare, smettete non appena si formerà una mousse molto compatta.
Fate riposare 30 minuti in frigo.

Prendete le pere che ormai saranno fredde riempitele con il caramello e ricopritele con la mousse, io mi sono aiutata con un sac a poche con punta a stella.

Note
Se non si ha lo sciroppo d'agave (più salutare rispetto allo zucchero) si può sostituire con una marmellata, una composta o altro che ispira la vostra fantasia!
Per i ritagli di pere è inutile dire di non buttarli via, riutilizzateli per uno snack, per un'insalata diversa...e poi non devo certo dirvi io quanto è buono il cacio con le pere!!!



 


Con questa ricetta pertecipo al contest "Non rompete le uova" di "CroceDelizia"

lunedì 20 febbraio 2012

Gli uomini e i complimenti

Lo scorso inverno le vetrine di Milano dalla più chic alla più cheap pullulavano di accessori moda e abiti color rosa cipria, rosa carne e pure io non sono riuscita a resistere alla tentazione di avere qualcosa di quel colore perchè lo trovavo molto molto glamour ed elegante. Non so perchè ma quel colore mi rimandava ad atmosfere parigine anni venti, lo immaginavo accompagnato semplicemente ad un look total black.
Fu così che in uno dei miei rari pomeriggi di shopping mi sono comprata una gonna.
Ero felicissima, l'ho comprata in saldo e la trovavo favolosa, il colore era stupendo e la gonna fasciava audacemente i miei fianchi.
Il giorno dopo, sabato sera, mi sono preparata per uscire ansiosa di far vedere al mio moroso il mio acquisto!
Io:   " Ti piaccio? Ti piace la gonna? è nuova!"
Lui:  " Si, sembra una sfogliatella napoletana..."
Io:   " UNA SFOGLIATELLA???"
Lui:  " Si... una meringa..."
Io:   " UNA MERINGA???? "

E cercando di consolare il mio sguardo rabbioso temendo di essere strozzato da un momento all'altro ha aggiunto:
" Cucciola, volevo dire che assomigli a quei dolcetti tondi con tutta quella panna sopra..."

Povero tentava in ogni modo di riparare il danno ma non si accorgeva che stava facendo peggio....un classico per gli uomini!
Con quella gonna quindi assomigliavo a un dolcetto TONDO e con la PANNA!!!!!
Che dire, il mio orgoglio era profondamente ferito e nonostante riconoscessi la volontà di lui di farmi un complimento ho deciso di cambiarmi optando per una gonna nera, sicura che con quella con sarebbe incappato in nessun imbarazzante complimento dolciario.
Da quel giorno la mia gonna rosa cipria riposa nell'armadio, troppo bella e desiderata per essere buttata e sempre da quel giorno quando preparo o mangio quei famosi dolcetti mi viene in mente quell'incompresa gonna, un po' mi rattristo ma allo stesso tempo il ricordo di lui che arranca tra complimenti sbagliati cercando di evitare i miei sguardi assassini mi fa troppo ridere!...chissà, magari il prossimo carnevale potrei vestirmi da Cupcake! :-)
Ecco un dettaglio della "famosa" gonna.




Cupcake Vaniglia e Acqua di Fiori d' Arancio


 



 
Dosi per circa  10 cupcake

225 g di farina (io ho fatto 175 di 00 e 50 di frumina)
2 cucchiaini di lievito per dolci (mezza bustina)
100 g di zucchero
120 ml latte
55 g di burro sciolto
1 uovo
una bacca di vaniglia
sale un pizzico

Preriscaldate il forno a 180 gradi.
Fate bollire il latte con una bacca di vaniglia aperta, leggermente raschiata e lasciate raffreddare.
Nel frattempo in una ciotola mescolate insieme la farina setacciata, il lievito, il sale e lo zucchero.
In un'altra ciotola sbattete l'uovo (intero), aggiungete il latte ormai raffreddato e il burro.
Unite gli ingredienti secchi con quelli liquidi e amalgamateli bene.
Versate il composto negli stampi per cupcake e infornate per 15 minuti.

Copertura di cioccolato bianco

100g cioccolato bianco
30g di acqua temperatura ambiente
20g di acqua di fiori d'arancio
Se non si ha l'acqua ma solo l'essenza fare 50g di acqua e qualche goccia di essenza

Mettete in frigo una ciotola con del ghiaccio.

Mettete a sciogliere il cioccolato a bagnomaria.
Una volta sciolto aggiungete l'acqua e mescolate cercando di stemperare bene il cioccolato.
Travasate il tutto in una ciotola adatta all'uso delle fruste elettriche, ponetela sull'altra con il ghiaccio e iniziate a montare, smettete non appena si formerà una mousse molto compatta.
Fate riposare 30 minuti in frigo.

Ricoprite di mousse i cupcakes completamente raffreddati, io ho usato il sac a poche con punta a stella.


 


Con questa ricetta "Cupcake Vaniglia e Fiori d'Arancio" partecipo al contest "Food è Chic" di "La cucina di Barbara"

In collaborazione con "Zalando"

Lunedì: ricetta leggera per cominciare col piede giusto la settimana!

E' Lunedi e, dopo i fasti di San Valentino e della grande festa di frittelle di  Sabato dove Lucania e Sardegna hanno dato il meglio di se con le loro tradizioni carnevalesche, torno a postare una ricetta leggera e molto salutare. Una ricetta adatta specialmente a chi vuole rimettersi in linea e allo stesso tempo non patire la fame!
La faccio spesso perchè è un piatto completo (contiene carboidrati, proteine, grassi "buoni" e verdure) e perchè è molto veloce, lo si può preparare in anticipo e mangiarlo anche il giorno dopo.

I due protagonisti della ricetta sono: broccoli e quinoa, i primi sono conosciutissimi la seconda lo è un po' meno.

Broccoli : sono molto ricchi di vitamita C , E (antiossidante) , betacarotene, potassio, calcio, ferro, sulforano (sostanza antitumorale). Combattono la ritenzione idrica favorendo la depurazione dell'organismo eliminando le scorie.Più o meno hanno 30 kcal per 100 grammi.

Quinoa: viene usata come un cereale perchè ricca di amido ma non lo è, è priva di glutine quindi adatta a celiaci e contiene molte proteine essenziali, calcio (più del latte), fosforo, vitamine del gruppo B e E.Inoltre l'alto contenuto di fibra alimentare induce un senso di sazietà e modula l'assorbimento dei grassi. Il contenuto sia di carboidrati che di proteine ne fa un alimento completo. Contiene 350 kcal  per 100 grammi.

Altri ingredienti sono l'acciuga ricca di omega-3 e i pinoli che seppure sono presenti nella ricetta in quantità ridotta aiutano a combattere lo stress quale può essere quello causato da una dieta apportando grassi "buoni".
Veniamo ora alla ricetta!




Quinoa e  Broccoletti

Per 2 persone

400g di broccoli
80g di quinoa bio (meglio se equo e solidale)
1 spicchio d'aglio tritato
2 cucchiai di olio evo
1 acciuga sottosale, lavata e tritata
1 cucchiaio scarso di pinoli
spezie a piacere: io ho usato peperoncino, rosmarino, un fiore di basilico e za'atar
sale q.b.

In una insalatiera mettete l'olio, l'aglio tritato, l'acciuga tritata, le spezie e lasciate insaporire a freddo!
Cuocere brevemente a vapore le cimette di broccoli, io lo faccio in pentola a pressione con il cestello, non appena fischia spengo il fuoco e lascio sfiatare da solo.devono rimanere un po' croccanti, così non perdono le loro proprietà nutritive.
Conservate l'acqua di cottura per la quinoa la quantità di acqua dev'essere due volte il volume della quinoa quindi:
              1 bicchiere di quinoa  = 2 bicchieri d'acqua

Lavate la quinoa e versatela  non appena l'acqua di cottura dei broccoli bolle. Aggiustate di sale ( tenendo presente che l'acciuga pur ben pulita è salata )  e lasciate cuocere scoperto per 15-20 minuti : l'acqua deve evaporare tutta.
Una volta cotta versatela calda nell'olio, mescolate, aggiungete i broccoli.
Impiattate cospargendo di pinoli e un pizzico di spezie.





Con questa ricetta " Quinoa e broccoletti " partecipo al contest " Remise en forme" di " Diario della mia cucina in collaborazione con " Salter"


domenica 19 febbraio 2012

Magnolia Bakery e la mia versione di cupcake.

Come moltissime altre ragazze fan di Sex and The City una volta arrivata a New York ho programmato una capatina alla famosissima Magnolia Bakery. Fino a quel momento non avevo mai mangiato un cupcake.Qui a Milano c'è qualche posto che li sfoggia in vetrina, li ho intravisti in altri viaggi all'estero e li ho naturalmente straletti in foodblog  italiani e stranieri ma mi ero sempre trattenuta dal farli e mangiarli perchè attendevo speranzosa un giorno quelli di Magnolia Bakery. Il giorno è arrivato e una volta li, sola, davanti a tutti quei tipi di cupcakes, di coperture con zuccherini colorati e dai toni pastello non c'ho capito più niente e me ne sono comprata QUATTRO diversi...uno era pure color turchese con fiocchi di foglia oro sopra (in onore alla volta celeste della Central Station), molto molto glamour e irresistibile.
Mi sono seduta con la mia box davanti e ho dato un morso a tutti e quattro...e sapete una cosa? Mi hanno disgustata!
Diciamo che il tortino in sè è buono anche se denuncia sfacciatamente una quantità abnorme di burro, ma la copertura l'ho trovata oscena (so che molte fan dei cupcakes mi staranno odiando :-P  ) L'ho provata di morbida meringa, di glassa, di crema al burro, di cioccolato ma tutte mi hanno lasciata di stucco: se non erano orrendamente burrose erano esageratamente dolci.
Ho richiuso la mia box con i cupcakes timidamente morsicchiati e l'ho riposta nel cestino dei rifiuti.
Durante il resto del mio soggiorno a New York ho avuto altre offerte di cupcakes che io ho prontamente diniegato con un sorriso, un misto tra il disgusto al pensiero di quelli che avevo assaggiato e il sollievo che il mio corpo (di natura super goloso) rifiutasse prontamente certe dolcezze assassine della linea.

Appena recupero le mie foto del viaggio ne posto qualcuna....i cupcakes pur non piacendomi rimangono comunque molto belli da vedere.












Arrivata a casa ho pensato di trovare la mia versione di cupcake, ovviamente meno burrosa e zuccherosa sia per il sopra che per il sotto.
La ricetta della tortina vera e propria è molto semplice, è buona "liscia" o con l'aggiunta di qualsiasi altro ingrediente gustoso, dal più classico al più pazzo.
Per il sopra invece ho optato per una mousse al cioccolato che avevo imparato tempo fa qui ma ho cambiato la quantità di acqua, un po' più bassa di quella che viene indicata.

In una giornata ne ho preparati di quatto tipi per soddisfare i gusti di tutti!





Cupcake nocciola e cioccolato come piace a lui...

Dosi per circa  10 cupcake

225 g di farina (io ho fatto 175 di 00 e 50 di frumina)
2 cucchiaini di lievito per dolci (mezza bustina)
100 g di zucchero
120 ml latte
55 g di burro sciolto
1 uovo
sale un pizzico

40 grammi di cioccolato fondente sciolto
40 ml di latte tiepido
3 cucchiaiate di nocciole tostate tritate, il mio amore ne va letteralmente pazzo!!! 8a me purtroppo però non piacciono) voi usate la frutta secca che piace di più alla vostra dolce metà




Preriscaldate il forno a 180 gradi.
In una ciotola mescolate insieme la farina setacciata, il lievito, il sale e lo zucchero.
In un'altra ciotola sbattete l'uovo (intero), aggiungete il latte e il burro.
Unite gli ingredienti secchi con quelli liquidi e amalgamateli bene.
Unite il rimanente latte con il cioccolato fuso, stemperatelo bene e unitelo insieme alle nocciole al resto del composto.
Versate il composto negli stampi per cupcake e infornate per 15 minuti.

Copertura di cioccolato fondente

100g cioccolato fondente (io l'ho usato al 75%)
100g di acqua temperatura ambiente

Mettete in frigo una ciotola con del ghiaccio.

Mettete a sciogliere il cioccolato con il metodo più comodo per voi: microonde, bagnomaria o direttamente sul fuoco.
Una volta sciolto aggiungete l'acqua e mescolate cercando di stemperare bene il cioccolato.
Travasate il tutto in una ciotola adatta all'uso delle fruste elettriche, ponetela sull'altra con il ghiaccio e iniziate a montare, smettete non appena si formerà una mousse molto compatta.
Fate riposare 30 minuti in frigo.

Ricoprite di mousse i cupcakes completamente raffreddati come preferite: con sac a poche, con spatola, ecc....e sbizzarritevi con le decorazioni.





Con questa ricetta "Cupcake cioccolato e nocciola come piace a lui..." prtecipo al contest Cucinando con il... cuore di L'aroma del caffè





venerdì 17 febbraio 2012

Oggi anch'io mi illumino di meno!

"M'illumino di meno" è la ormai celebre campagna per il risparmio energetico ideata dal programma Caterpillar di radio Due, quest'anno è programmata per il 17 Febbraio: oggi!! E siccome loro sono molto simpatici e siccome il tema del risparmio energetico mi sta a cuore ho deciso anch'io di aderire. Come?
Stasera cenerò a lume di candela (che oltre ad essere romantico fa risparmiare energia) e ho scelto un menu per la serata composto esclusivamente da piatti che non necessitano di cottura:

  • Tartare di Fassona con erbe aromatiche e senape (rigorosamente tagliata al coltello)
  • Insalatina di puntarelle, scarola, mela verde all'aceto di lampone e miele

Dopo cena andrò al cinema così non dovrò accendere la televisione/pc, parteciperò così ad un consumo energetico di gruppo (che a conti fatti è meno impattante).Ovviamente ci andrò in tram.
Certo, questo è solamente una goccia nel mare del risparmio energetico e il mio impegno non è solo di un giorno ma quotidiano... è importante che ognuno di noi si renda conto di quanto è impattante il suo stile di vita sull'ambiente e che abbandoni, modifichi , riduca comportamenti sconvenienti e distruttivi della natura e dell'uomo.
Può risultare un sacrificio ma se lo si fa con lo spirito giusto, magari in complicità con gli amici può diventare anche divertente!Riutilizzare, reciclare, dare nuova vita ai "rifiuti" stimola molto la fantasia!

Anche a pranzo ho cercato di ridurre gli sprechi.
L'altro giorno mi era avanzato del condimento della famosa Boeuf Bourguignon e mi dispiaceva troppo buttarla via così ho deciso di utilizzarla per una pasta.
Ho scelto dei tagliolini all'uovo che cucinassero in poco tempo 5 minuti , appunto per rimanere in linea con il risparmio energetico. Aggiungendo qualche ingrediente in più ne è uscita una pasta spettacolare!




Tagliolini alla Boeuf Bourguignon con fave, limone e Salva Cremasco

Per due persone

160 g di tagliolini all'uovo
due manciate di fave (io le avevo conservate in congelatore)
4 cucchiaiate di sugo di Boeuf Bourguignon
la buccia grattuggiata di un limone
alcune foglie giovani di sedano tritate
alcune scaglie di formaggio Salva Cremasco
pepe macinato fresco
olio evo
sale (per la cottura della pasta)


Mettete a bollire l'acqua della pasta e non appena bolle salate e versateci i tagliolini e le fave.
Alcuni minuti prima che termini la cottura scolateli, mettete da parte alcune fave per la guarnizione e continuate la cottura dei tagliolini in padella con il sugo della Boeuf Bourguignon.
Non appena pronti impiattate, guarnite con le fave tenute da parte e precedentemente spellate, le foglie di sedano tritate, la buccia di limone e le scaglie di Salva, terminate il piatto con una macinata di pepe e un filo d'olio evo.



Note:

Io avevo da parte il sugo della Boeuf Bourguignon ma si può tranquillamente sostituire con il sugo avanzato dal brasato, da uno spezzatino o da qualsiasi altra preparazione corposa.
Se non si riesce a trovare il Salva Cremasco ( qui le imformazioni su questo ottimo formaggio) è possibile sostituirlo con feta greco, quartirolo, o scaglie di pecorino sardo che sempre si sposa bene con fave e pepe!

giovedì 16 febbraio 2012

Boeuf Bourguignon...di testa mia!

Non è la prima volta che mi cimento in questo piatto e ogni volta ho fatto una ricetta diversa. Ho fatto quella famosa di Julia Child , una presa da un VERO libro di cucina francese , una da un sito in francese...ma ogni volta non mi ha soddisfatto appieno,eppure aveva tutte le carte in regola per diventare uno dei miei piatti preferiti.
Il problema più grande era forse il gusto dolciastro e quel sentore di unto che non mi andava giù!
Così questa volta ho fatto di testa mia.
Ho tolto pancetta e burro, cambiato tipo di carne,di cipolline, di funghi e di vino consigliato.

Boeuf Bourguignon... di Testa Mia

Per 2 persone (le dosi in realtà sono per 4 ma accendere il forno per così tante ore per una sola cena mi sembra un po' uno spreco :-)) ...scusate ma il risparmio energetico è un po' una mia fissazione!)

600 gr di guanciale di vitello (o ganascino) tagliato a tocchi un po' grossi (5 cm)
500 gr di funghi tipo Pleurotus Ostreatus (io ho imparato a chiamarli "funghi di carne" dal mio moroso)
4 carote bio tagliate a tocchetti ( 4 cm circa )
8 cipolline giovani viola tagliate in due ( longitudinalmente )
6 rametti di timo fresco
3 spicchi d'aglio
un cucchiaio di prezzemolo fresco tritato
2 foglie di alloro
una cipolla bianca tritata
mezzo litro di vino rosso (usate quello che vi piace di più e non sbaglierete, quindi no in tetrapak, non risparmiate!)
250 ml di brodo + mezzo bicchiere (vero, non dado, non confezionato ma vero di carne e verdura)
5 cucchiai di olio evo
sale  e pepe q.b.
2 cucchiai di frumina

Tempo di preparazione 3 ore di cottura  in forno + 30 min di preparazione

Accendete il forno a 150 gradi.
Rosolate in una pentola d'acciaio con fondo spesso il guanciale con la cipolla tritata, tre cucchiai di olio evo, due rametti di timo e uno spicchio d'aglio. Una volta che la carne è rosolata da tutti i lati traferite carne e cipolla in una casseruola di terracotta (adatta al forno) lasciando un pochino dell'olio di cottura nella pentola.
In quest'olio rosolate brevemente le cipolle, unitele alla carne e aggiungete anche le carote.
Pulite i funghi e tagliateli...sbizzaritevi!grossi, piccoli, interi...a me i funghi tagliati tutti uguali mi sanno da surgelati pronti!
Rosolateli tre minuti in una padella calda (pulita) con due cucchiai di olio evo, il prezzemolo e uno spicchio d'aglio tritato. Infine aggiungete anche loro alla carne.
Mettete la casseruola di coccio sul fuoco aggiungete tutto il brodo,  il mezzo litro di vino, uno spicchio d'aglio, i rimanenti rametti di timo, due foglie di alloro,sale q.b. portate ad ebollizione e infornate nel forno già caldo.

Prendete un calice (o due) , il vino avanzato e accomodatevi sul divano, accendete la musica (per me Wynton Marsalis and Eric Clapton - Play The Blues , lo ammetto sono stata un po' "condizionata" dal mio moroso ma devo dire che il disco è stupendo! ) versatevi il vino e aspettate...il Boeuf Bourguignon deve stare in forno per tre ore.
Per le prime due non toccatelo, non gli succederà niente! Allo scadere della seconda ora in una ciotolina stemperate la frumina con il brodo lasciato da parte, togliete la casseruola dal forno e mescolando versate il composto di frumina.Infornate nuovamente per la terza ora.

Potete accompagnare il piatto con patate lesse, o saltate, o al forno o con purè.Io con pane di grano duro abbrustolito.Adoro fare la scarpetta!... lo so che non sta bene, ma almeno a casa mia!




Note

Ho scelto il guanciale perchè secondo me è il taglio di carne più tenero in assoluto da fare in spezzatino, bollito, brasato...insomma l'ideale per le lunghe e lunghissime cotture, non gli succede nulla può solo diventare più morbido!Inoltre bollito ha il pregio di fare un brodo molto gelatinoso e saporito che io conservo in freezer per altre preparazioni (come questa!), invece se cucinato con il sugo o brasato da un sughetto fantastico, ben legato e corposo.
Il vino che ho scelto per la cottura è un Carignano del Sulcis 2008 della cantina Calasetta.
Ho accompagnato la cena invece con un vino americano, della California, Three Valleys 2009 della cantina Ridge altro regalo portato da New York...strepitoso!

Con questa ricetta partecipo al contest Ti Cucino a.. Fuoco Lento di Les Madeleines di Proust.

Contest-ti-cucino-a-fuoco-lento

 

Per amare ci vuole fegato, un grande cuore e un pizzico di sale in zucca

Dopo le considerazioni del post precedente ho deciso di ribattezzare così l'aperitivo di San Valentino.
Ecco le ricette, ovviamente sono state preparate per San Valentino quindi ho preferito una forma a cuore, ma sono convinta che le tartine quadrate siano più fini e eleganti.

Mela e Patè al Whisky

Per il patè

300 g di fegatini di pollo puliti e tagliati in 4-5 parti
un cucchiaio di capperi
mezza cipolla bianca
un pezzo di porro lungo circa 5cm
60 g di burro
un bicchierino di Bourbon Whiskey
uno spicchio d'aglio
2-3 rametti di timo
sale e pepe q.b.
una tazza di latte per marinare i fegatini

Fate marinare qualche ora i fegatini nel latte.Scolateli e asciugateli.
Mettete nella pentola a pressione una noce di burro (dei 60g) la cipolla e il porro tritati, il timo e i capperi; fate soffriggere leggermente e aggiungere i fegatini, aggiustate di sale un cucchio d'acqua e mettete il coperchio, calcolate 5 minuti dal fischio. Spegnere il fuoco, fate sfiatare e aprite la pentola,riaccendete il fuoco e sfumate con un bicchierino aggiungete l'aglio e tutto il burro, mescolate e passate tutto al mixer.Versatelo in una ciotola adatta.
Fate riposare in frigo alcune ore.

Per servire

una mela verde tipo Granny Smith (o più se necessario)
grani di pepe rosa

Tagliate le mele a fette di 3.4 mm e ricavate delle forme regolari con un taglia biscotti.
Aiutandovi con un sac a poche fate dei riccioli di patè sulle fette di mela. Decorate i riccioli con uno o più grani di pepe rosa.

Note

Ho consultato moltissime ricette del patè di fegatini di pollo e quasi tutte prevedevano Cognac o Sherry o nulla, non avevo nessuno di questi liquori così ho optato per il Whiskey, il risultato è stato ottimo.
Per la ricetta ho usato il Rowan's Creek Kentucky Bourbon Whiskey che ho portato con me da un viaggio fatto di recente a New York...non andavo pazza per il Whiskey (se non nel Manhattan :-) ) ma questo mi ha fatta ricredere, peccato che sia quasi finito e che qui in Italia non sia riuscita a trovarlo!
Ho usato la mela verde perchè per me "sgrassa" un po' il patè.



Cuoricini piccanti

cuoricini di pollo (ne serviranno uno per tartina)
fette di pane di segale
un pezzo di sedano rapa (pulito,pelato e tagliato finissimo)
un pezzo di radice di zenzero fresco (pulito,pelato e tagliato finissimo)
delle fettine di porro (la parte più verde)
olio evo
olio di semi di arachide (per friggere)
sale q.b

In un pentolino mettete un cucchiaio di olio evo e il sedano e zenzero tritati fate leggermente stufare e aggiungete due cucchiai di acqua e sale,coprite e lasciate stracuocere.Spegnete il fuoco (deve esserci un po' di liquido) e passate al mixer.Mettete in frigo almeno un ora.
Con un taglia biscotti ricavate delle forme regolari dalle fette di pane di segale e spalmatele con la crema di sedano e zenzero.
Friggete i cuoricini nell'olio di semi, scolateli su della carta per fritti e ancora caldi adagiateli sul pane.
Guarnite con le fettine sottilissime di porro.

Chips di Zucca con sale Maldon

zucca
olio di arachide per friggere
sale Maldon

Tagliate la zucca a fettine sottilissime (io ho usato la mandolina). Con un taglia biscotti ricavate delle forme e friggetele in olio caldo.
Scolatele sulla carta da fritto per togliere l'eccesso d'olio,mettete in un piatto da portata e completate con pizzichi di sale Maldon.

Note

La zucca è molto dolce quindi ho preferito il sale Maldon, che si presenta come fiocchi di cristalli e che al palato risulta più salato e gustoso del normale sale da cucina.




L'aperitivo è stato accompagnato da un Prosecco di Valdobbiadene Brut della cantina Sorelle Bronca.
Con queste ricette partecipo al contet Piccolo ma buono di Scamorze ai Fornelli.E aggiungo... Poveri ma Buoni!



mercoledì 15 febbraio 2012

San Valentino e considerazioni preziose

San Valentino è passato e mi ritrovo stamattina a sparecchiare la tavola, a smistare e ricollocare gli avanzi, chiudere la bottiglia di vino rimasta aperta e a guardare languidamente quel dolce rimasto intoccato.
Il mio San Valentino è iniziato con un tour de force in cucina dall'ora di pranzo, è proseguito con l'euforia all'ora dell'aperitivo per poi concludersi con una "bella" litigata all'ora del dolce.
Il 14 febbraio alla fine è un giorno come tanti altri, e come tanti altri giorni è facile incappare in quelle frasi dette e/o capite male che rovinano la serata.
In questo giorno si ripongono forse troppe aspettative, molto spesso noi ragazze ci teniamo che sia tutto perfetto come l'abbiamo pensato, perfetta la cena, il vino, noi, il nostro vestito e forse ci dimentichiamo di fermarci nella frenesia dei preparativi a pensare, a ripercorrere con la mente come ci siamo innamorate della nostra dolce metà, della semplicità del sentimento che ci lega, della luce di cui si riempiono gli occhi di lui quando dice "noi". Ecco se passassimo più tempo a pensare capiremmo che la perfezione nel giorno di San Valentino non sta nella "forma" del festeggiamento, non è un qualcosa da ricercare al di fuori di noi, da costruire ma è un Qualcosa che è già dentro di noi è l'essenza vera della festa perchè l'amore vero che lega due persone è già perfetto.
Stamattina condividendo una caffettiera di caffè si è fatta la pace,così, semplicemente, in un momento di essenziale quotidianità salutando con un sorriso profumato di caffè un nuovo giorno insieme.

Dopo questa breve considerazione/ meditazione passiamo al menu di quest'anno.
Io non sono vegetariana, ma come già detto consumo carne e pesce davvero pochissimo e le poche volte che succede cerco di andare a ricercare tagli di carne isoliti, o considerati poco pregiati, o che poco compaiono nelle cucine. Mi sembra davvero uno spreco sentire che ad esempio le interiora degli animali e molta altra carne viene buttata! Se si macella un animale è giusto onorare il suo "sacrificio" apprezzando ogni sua parte, e garantisco che se si abbatte il muro dei pregiudizi alimentari si possono scoprire nuove frontiere del gusto...
Questa volta la mia scelta è ricaduta su fegatini e cuoricini di pollo (perchè mi devo sentire crudele se mangio il cuore del pollo e non una coscia???) e un guanciale (o ganascino) di vitello.
Con i fgatini e i cuoricini (prima esperienza in assoluto) ho fatto l'antipasto, il guanciale invece è stato protagonista della mia boeuf bourguignon.
Nel prossimo post le ricette!



sabato 11 febbraio 2012

Il risotto che fa l'occhiolino alla linea

Tra frittelle, crostoli , krapfen, ravioli fritti, quest'anno ho proprio esagerato... e chi ci riesce a trattenersi davanti a queste golosità!?!  Poi però capita che i jeans stringano, che la faccia si riempia di brufoli e tu devi correre ai ripari disintossicandoti.
Quindi banditi i dolci, bandita la carne, il frigo si popola di verdure!
Una ricetta che faccio spesso in queste occasioni è il risotto al sedano rapa: è leggero (anche se non riesco per motivi di gusto a rinunciare al soffritto e alla mantecatura finale),fresco, saporito e mi da proprio l'idea di coccolarmi e di farmi del bene! 
Curiosando in altri blog ho addocchiato il contest di Creare con lo Zucchero in cui uno dei due ingredienti obbligatori è il the.
Ho fatto due più due e ho deciso di unire un po' di polvere di the verde Matcha al mio risotto.
Il sedano rapa è ricco di vitamine A, C, E , è antiossidante, è drenante, ha proprietà depurative e rimineralizzanti.
Il The verde Matcha (ormai credo che lo sappiamo tutti) contiene anche lui potenti antiossidanti, moltissime fibre e vitamine..ecc.
Insomma, ne è risultato un risotto super salutare...che sia questa la ricetta per l'elisir di lungavita??? :-P



Risotto con sedano rapa e The Matcha

Ingredienti per 2 persone

150 grammi riso tipo Carnaroli
250 grammi circa di sedano rapa pelato e tagliato a cubetti (circa 1cm x 1cm)
un cuchiaio d'olio evo (per il soffritto)
mezzo bicchiere di vino bianco per sfumare
una cipolla piccola affettata e tritata finemente
2 cucchiaini colmi di the Matcha
una noce di burro
parmigiano grattuggiato
sale q.b.
pepe bianco schiacciato al mortaio

Fate appassire leggermente la cipolla con poco olio,aggiungete il riso, fatelo tostare e sfumatelo con il vino bianco.
Non appena l'alcohol sarà evaporato aggiungete i cubetti di sedano rapa.Salate.
Continuate la cottura del riso aggiungendo di volta in volta acqua calda. Io uso l'acqua per questo risotto perchè il brodo vegetale copre troppo il profumo del sedano rapa e poi del the.
A cottura ultimata mantecate con una noce di burro e il parmigiano.Lasciate riposare qualche minuto.
Impiattate e cospargete il riso con il pepe bianco macinato fresco e un cucchiaino colmo di polvere di The Matcha. E' necessario aggiungere il the alla fine e non durante la cottura per non alterare le sue proprietà.



Con questa ricetta partecipo al contest Creiamo con lo Zucchero? di Creare con lo Zucchero per la sezione ricette salate. Che emozione il mio primo contest! :-)



mercoledì 8 febbraio 2012

Rimedi contro il freddo




In questi giorni di freddo polare urge trovare il modo per scaldarsi un po'...c'è chi dorme... e c'è chi mangia! E cosa c'è di meglio di una zuppa? Specialmete quando il frigo è quasi vuoto e una zuppa è l'unico modo per dare un senso e "allungare" le poche verdure che hai in casa!
Fortunatamente nel freezer ho sempre piselli e fave che conservo in primavera in vista dell'inverno e ceci che ammollo e congelo crudi in quantità per quando non ho il tempo delle 12 ore di ammollo.
Zuppa che si è rivelata un toccasana : la piccantezza e la croccantezza della rucola, le fave e i piselli mi hanno consolata ricordandomi che presto arriverà la primavera!



Zuppa legumi e rucola

una tazza di ceci ( ammollati )
una tazza di fave ( fresche / surgelate )
una tazza di piselli ( freschi / surgelati )
3 cucchiai di lenticchie di Castelluccio di Norcia ( seccche )
una cipolla tagliata a tocchetti
una carota tagliata a tocchetti piccoli
alcune coste di finocchio tagliato a tocchetti
una bella manciata di rucola
2 spicchi di aglio tritati
rosmarino , una foglio di alloro sminuzzata , un fiore di basilico, un pizzico di origano
sale q.b.
pepe e olio a piacere ( per servire )

Fate bollire i ceci in acqua fredda e non salata per 20 minuti in pentola a pressione con le spezie e l'aglio.
Aggiungete i piselli, le fave, le lenticchie e una volta raggiunto il bollore far cuocere per altri 10 minuti in pentola a pressione.
Aggiungete poi la carota, la cipolla, il finocchio e fate quocere ancora 10 minuti sempre in pentola a pressione.
La quantità di acqua in cui cuocere le verdure dipende molto dal gusto personale io ogni volta che aggiungo verdure controllo e, se ne manca, aggiungo un po' d'acqua.
A cottura ultimata aggiungere il sale, mescolare e aggiungere la rucola tagliuzzata grossolanamente con le mani.
Servire a piacere con pepe macinato fresco e olio evo.

martedì 7 febbraio 2012

Za'atar...la mia spezia salva seitan




Un anno fa ho deciso di cambiare il mio stile di vita, scelta che ha influito ovviamente anche sul mangiare.
Uno dei primi passi che ho fatto è stato limitare molto il mio consumo di carne, pesce, uova e tutti i derivati animali a favore di frutta e verdura (preferibilmente locali e di stagione),è nata l'esigenza di trovare quindi un sostituto delle proteine animali... il seitan!
Ho provato quello comprato, quello autoprodotto, ma niente , non mi piaceva! Troppo gommoso, troppo dolce.
Molto spesso quando qualcosa non mi piace esce dal frigo e prende la strada del  freezer,una sorta di refugium peccatorum, e starà li fino a quando non mi sarà venuta un'idea per consumarlo o verrà scongelato accidentalmente in un "riconoscimento" sbagliato.Questa fine aveva fatto il mio seitan.
Il freddo di questi giorni aveva completamente annullato la mia voglia di uscire a fare la spesa e quindi mi sono trovata costretta a scongelare quel famoso seitan.
Ho pensato che se lo trovavo dolce avrei dovuto cucinarlo con qualcosa che gli desse acidità...e allora mi è venuta in mente la/lo Za'atar, un mix di spezie di origine medio orientale: il mio è composto da sommaco,timo e sesamo (può avere anche altre spezie al suo interno,dipende dall'origine).
La particolarità dello Za'tar è che se ne usa molto...cioè quando lo usi per un piatto lo devi sentire e vedere!!
E così ho fatto, ho cosparso il mio seitan saltato in padella con una bella cucchiaiata di Za'tar,accompagnandolo con barbabietole rosse condite con una "vinagrette" di olio,aceto di mele e salsa di soia. Buono! Finalmente ho trovato il modo di mangiare il seitan!!!




Za'atar, Seitan e Barbabietole crude

Per 2 persone

3 barbabietole rosse (CRUDE) lavate, pelate e tagliate a quadrotti
mezzo cucchiaio d'olio evo
un cucchiaino d'aceto di mele (preferibilmente)
un cucchiaino di salsa di soia
semi di sesamo

4 fette di seitan
un cucchiaio d'olio evo
un cucchiaio di Za'atar
sale q.b.

Condire i quadrotti di barbabietole con una vinagrette di olio evo, salsa di soia, aceto di mele.
Saltate il seitan tagliato a listarelle in padella con un po'd'olio e quando è pronto cospargete abbondante Za'atar.
Servite caldo accompagnato dalle barbabietole cosparse di semi di sesamo.


Con questa ricetta partecipo al contest "Vegetariamo" di Sapori di Elisa per la categoria ricette vegane




venerdì 3 febbraio 2012

Torta strudel...senza sensi di colpa





Dal titolo del blog si può già intuire cosa mi piace,a dire il vero è una delle mie grandi passioni...cucinare!alle volte con grandi risultati,altre volte combinando dei veri pasticci, perchè sapete,una mia fissazione è quella di cambiare le ricette, cambio quelle degli altri e pure le mie con grande disperazione del mio moroso che aspetta ancora la torta di mele "come quella volta".
Le mele in pasticceria sono un po' come il prezzemolo e devo dire che di per se non è un frutto che amo a meno che non sia periodo di raccolto (settembre-ottobre) o che non mi vengano presentate sottoforma di strudel di mia mamma...sottolineo "di mia mamma"perchè altri non ne mangio. :)
Questo strudel in casa (e non solo) è un'istituzione,è una tradizione della famiglia di mia mamma, un dolce che ha stregato tutti gli uomini che l'hanno assaggiato...sembra un'esagerazione ma se voi lo aveste assaggiato capireste! E' il dolce che mia madre "usa" per coccolarmi, che mi porta in dono quando viene a trovarmi e che dona al mio appartamento l'odore di casa mia...
Strudel di cui a me ancora non è permesso conoscere la ricetta... strudel di cui io vado ghiotta ma che per timore reverenziale per quello citato più su non ho mai osato simulare con altre ricette.
Un giorno sbirciando nel blog Smitten Kitchen ho avuto un'illuminazione! C'era la ricetta di una torta di mele semplicissima (dovrebbe essere russa) praticamente solo mele (un po' come lo strudel) e che apportando alcune modifiche alla ricetta poteva ben ricordare quest'ultimo.
Ne è venuto fuori un dolce che ha il gusto di strudel (senza sensi di colpa nei confronti di quello della mamma) e che è relativamente leggero e sano (senza sensi di colpa verso la linea).

Buongiorno con Horror Vacui

Era dai tempi del liceo che non mi capitava di provare imbarazzo, se non proprio paura, del foglio bianco da riempire.E' come un formicolio nell'intestino,non sai se stai bene o male,a momenti ti dici "...ecco inizio così" e l'euforia ti sale,sei quasi invincibile e subito dopo "...ma non posso cominciare cosi,e ora che scrivo?" e lo sconforto annebbia tutto.
Si sa, il problema è solo l'inizio,è buffo ma quasi tutti sanno come concludere ma come iniziare no!Eppure è così semplice bastano quelle due righe iniziali e poi è tutta discesa.

Il blog è stato aperto ormai due giorni fa e io ho passato parecchio tempo davanti al monitor a chiedermi appunto cosa avrei potuto scrivere...
Di me?Ma cosi ,prima di avere qualche "seguace",prima di conoscerci ,parlare già di chi sono, non mi è sembrata una buona idea;si, avrei potuto snocciolare le classiche informazioni anagrafiche,lavorative,hobby ma definirmi così nuda e cruda sul blog mi da una strana sensazione...
Faremo quindi a modo mio...piano piano.
Intanto:ben arrivati!